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Uso indebito e falsificazione di carte di credito reato contro la fede pubblica

In attuazione del principio di «riserva di codice», la fattispecie viene trasferita dalla normativa antiriciclaggio al codice penale

/ Maria Francesca ARTUSI

Lunedì, 14 maggio 2018

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Il 6 aprile scorso è entrato in vigore il DLgs. 21/2018 con cui viene data attuazione al principio di “riserva di codice”, in base al quale le nuove disposizioni che prevedono reati possono essere introdotte nell’ordinamento solo se modificano il codice penale ovvero sono inserite in leggi che disciplinano in modo organico la materia (art. 3-bis c.p.).

Secondo questa prospettiva, vengono “spostate” all’interno del codice penale una serie di fattispecie tra cui quella di indebito utilizzo e falsificazione di carte di credito e di pagamento, oggi inserita nell’art. 493-ter c.p. Tale norma prevede la punibilità, con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da 310 a 1.550 euro, di chiunque, al fine di trarne profitto per sé o per altri utilizza ...

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