Rivalutazione anche per le partecipazioni in società estere
Si impongono, però, valutazioni accurate in vista del passaggio alla tassazione generalizzata del capital gain con l’imposta del 26%
La riapertura delle disposizioni sulla rideterminazione del costo o valore di acquisto delle partecipazioni non quotate, che si prospetta dalla lettura del Ddl. di bilancio 2019, impone nuovamente alcune valutazioni in merito alle partecipazioni in società non residenti per le quali è in programma la cessione.
L’operazione determina indubbi benefici ai fini della tassazione italiana, mentre non dovrebbe esplicare efficacia ai fini delle imposte da assolvere nello Stato estero, se esistenti. Benché, infatti, le Convenzioni contro le doppie imposizioni assegnino in modo esclusivo allo Stato di residenza del cedente il potere di tassare queste plusvalenze, questo principio è derogato in alcune situazioni specifiche, nelle quali le singole Convenzioni lasciano anche all’altro Stato il
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