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La Cassa Dottori approva il bilancio di previsione 2019

/ REDAZIONE

Mercoledì, 28 novembre 2018

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Nella giornata di ieri, l’Assemblea dei delegati della Cassa di previdenza dei dottori commercialisti, riunitasi a Napoli, ha approvato all’unanimità il bilancio di previsione per il 2019.

Il documento programmatico stima che, per la fine del prossimo anno, le riserve patrimoniali supereranno gli 8,5 miliardi di euro, pari a 28 annualità delle pensioni che verranno erogate nel 2019. Tale indicatore, scrive la Cassa nel comunicato stampa diffuso ieri, ha una “rilevanza significativa circa la sostenibilità di lungo periodo dell’ente”.

L’avanzo atteso è di 493 milioni, mentre si prevedono circa 2.300 nuovi iscritti (con un incremento del 2% sull’anno in corso), che dovrebbero portare la platea complessiva a superare di poco le 70 mila unità. In base a tali previsioni, l’ente dovrebbe incassare dalla contribuzione soggettiva e integrativa quasi 750 milioni di euro.

Nel bilancio, inoltre, si prevedono 601 nuovi pensionati, che porteranno il numero complessivo delle prestazioni previdenziali erogate a 8.817, per un totale di 297 milioni di euro (in aumento rispetto al 2018 di 14,9 milioni). Le nuove entrate e le uscite previste porteranno il rapporto tra iscritti e pensionati a 7,9.
“Questo dato – spiega l’ente di previdenza – conferma la composizione demografica della categoria dei dottori commercialisti che vive ancora una fase di accumulo”.

Quanto agli investimenti, in totale alla fine del 2019 si prevede di avere un portafoglio investito di oltre 7,5 miliardi. La maggior parte sarà riservata agli investimenti mobiliari: l’asset allocation prevede, per il prossimo anno, acquisti in strumenti finanziari per 668 milioni. Altri 188 milioni verranno investiti nel patrimonio immobiliare: 88 milioni per l’acquisto diretto di immobili e 100 per l’acquisto indiretto per il tramite di quote di fondi immobiliari anche internazionali.

In più, sono stati stanziati 16 milioni di euro per sostenere, tramite prestazioni assistenziali, gli iscritti maggiormente in difficoltà.

“Il budget 2019 – commenta Walter Anedda – risulta in linea con le previsioni di bilancio tecnico nonché con i dati reddituali degli iscritti registrati nel 2018, in cui c’è stato un incremento rispetto all’anno precedente sia dei valori complessivi che di quelli medi, anche con un incremento dell’aliquota media di versamento”. Quest’ultimo aspetto, conclude il Presidente della CNPADC, “denota una continua crescita della cultura previdenziale degli iscritti, sempre più attenti alla costruzione del proprio montante contributivo”.

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