Participation exemption per le differenze cambio sulle azioni
Regime fiscale comune per le «componenti» della plusvalenza derivanti dall’aumento di valore delle azioni e dalla fluttuazione del cambio
La risposta ad interpello n. 5, datata 10 gennaio 2019 e pubblicata ieri, afferma che i maggiori valori che derivano dalla cessione di partecipazioni in valuta dovuti alla fluttuazione del cambio, rappresentando una componente della plusvalenza realizzata e non una differenza di cambio autonomamente rilevata in bilancio, assumono il regime fiscale proprio di tale plusvalenza e, quindi, possono beneficiare della participation exemption se sussistono i requisiti previsti dall’art. 87 del TUIR.
Le conclusioni a cui giunge l’Agenzia delle Entrate, le quali riguardano una società che applica il principio di derivazione rafforzata così come disciplinato dall’art. 83 comma 1 del TUIR, partono dalla necessaria considerazione per cui le partecipazioni assumono, nella disamina operata
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