Il 1° febbraio a Verona dibattito sulle misure di prevenzione antimafia
Approfondire, attraverso il confronto tra professionisti, docenti universitari e rappresentanti delle istituzioni, gli istituti giuridici dell’amministrazione e controllo delle imprese sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata. Questo l’obiettivo del convegno nazionale dal titolo “Il sistema progressivo delle misure di prevenzione: le problematiche attuative degli artt. 34 e 34 bis del codice antimafia”, in programma a Verona (sala conferenze M15, via Santa Teresa 2) venerdì 1° febbraio (ore 9.30).
Nel corso dell’evento, organizzato dal locale Ordine dei commercialisti, si proverà a tracciare il quadro della situazione regionale, in termini di gestione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità e segnalazioni di operazioni sospette.
Ad oggi, in Veneto, le procedure in gestione di beni legate alle mafie sono 70, di cui 36 derivanti da procedimenti penali e 34 da misure di prevenzione. Le aziende sono così distribuite: quattro a Verona, sette a Padova, una a Rovigo e 11 a Venezia. Diversi gli ambiti di attività, da alberghi e ristoranti ai servizi immobiliari, passando per noleggio, informatica, ricerca e servizi alle imprese.
Quanto, invece, alle segnalazioni di operazioni economiche e transazioni sospette, sono in aumento quelle che si registrano a Verona e Padova. Nel primo semestre del 2018, a Verona le segnalazioni sono state 914 contro le 806 dello stesso periodo nel 2017. A Padova si è passati dalle 850 del primo semestre 2017 alle 883 dei primi sei mesi del 2018. Dati in diminuzione, invece, nelle altre Province del Veneto: 773 a Treviso (851 nel 2017), 710 a Vicenza (773), 650 a Venezia (684), 224 a Rovigo (212) e 95 a Belluno (100).
Nella maggior parte dei casi, si tratta di segnalazioni per interposizione di veicoli societari esteri per schermare la titolarità effettiva di asset, false fatturazioni e frodi carosello, utilizzo improprio del trust, uso di contratti di affitto di ramo d’azienda per finalità dissimulatorie, distrazione di fondi all’estero e condotte finanziarie preordinate a bancarotta fraudolenta.
Il convegno si aprirà con i saluti di Alberto Mion e Alessandro Rigoli, rispettivamente Presidente del locale Ordine di commercialisti e avvocati. A seguire, la tavola rotonda incentrata su “L’esperienza applicativa nei tribunali”, moderata da Valeria Giancola, Consigliera del CNDCEC con delega alle funzioni giudiziarie. Prenderanno la parola Giovanbattista Tona, Magistrato presso la Corte di Appello di Caltanisetta, Guglielmo Muntoni, Presidente Sezione Misure di Prevenzione presso il Tribunale Ordinario di Roma, Costantino Visconti, Professore ordinario presso l’Università degli Studi di Palermo.
La seconda tavola rotonda, moderata da Giuseppe Tedesco, Consigliere del CNDCEC anch’egli delegato alle funzioni giudiziarie, sarà invece dedicata a “L’esperienza degli amministratori giudiziari”. Interverranno Luca Corvi, commercialista in Como, Luca D’Amore, avvocato in Roma, Davide Franco, commercialista in Roma, e Maria Concetta Tripodi, commercialista in Reggio Calabria.
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