Meglio la fusione intracomunitaria se il soggetto residente ha stabile all’estero
Solo per tali fusioni e non per le transfrontaliere si salvaguardano i soggetti residenti, fusi in soggetti residenti in altri Stati Ue, con S.O. all’estero
Se la fusione transfrontaliera implica la fusione o l’incorporazione di un soggetto italiano in un soggetto estero, la neutralità fiscale dell’operazione, per il Fisco italiano, sussiste limitatamente alle attività e alle passività che prima del perfezionamento dell’operazione facevano parte del patrimonio del soggetto fiscalmente residente nel territorio dello Stato e che, successivamente a tale perfezionamento, confluiscono nel patrimonio di una stabile organizzazione del soggetto non residente situata nel territorio dello Stato.
Questo principio è sancito sia dalla disciplina applicabile alla generalità delle fusioni transfrontaliere (art. 166 comma 3 lett. e) del TUIR), sia dalla specifica disciplina applicabile alle sole fusioni “intracomunitarie” (art. 179 ...
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