PIR meno rischiosi con il decreto «crescita»
Per gli anni 2019 e 2020 viene ridotta la partecipazione obbligatoria nelle PMI e nei fondi di venture capital
Il decreto “crescita”, approvato con la formula “salvo intese” dal Consiglio dei Ministri del 4 aprile, riduce significativamente la quota dei valori e delle somme dei PIR che devono essere destinati alle PMI ed ai fondi di venture capital. Inoltre, è stato previsto un apposito regime transitorio che prevede l’incremento di tale quota dallo 0,71% (complessivamente pari all’1,42%) fino al raggiungimento dell’ammontare del 5% degli investimenti qualificati che era stato originariamente previsto per ciascuna tipologia di investimento (complessivamente pari al 10%).
I piani di risparmio a lungo termine (PIR) sono una specifica tipologia di investimento destinato alle persone fisiche residenti disciplinato dall’art. 1 commi 100-114 della L. 232/2016, ...
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41