Venerdì a Mestre seminario sul giusto equilibrio tra vita privata e lavoro
Trovare il giusto equilibrio tra vita privata e lavoro, unire carriera e passioni, riprendere il controllo del proprio tempo libero, diventare più efficienti, incoraggiare il work life balance dei propri collaboratori sono i temi a cui è dedicato il seminario “Stop workaholic! Come gestire un sano equilibrio vita-lavoro-tempo libero”, organizzato dall’Associazione dei dottori commercialisti e degli esperti contabili delle Tre Venezie (ADCEC Tre Venezie) e in programma venerdì 7 giugno dalle 9.30 alle 13.30 a Mestre all’hotel NH Laguna Palace in Viale Ancona 2.
Il termine workaholic è stato coniato nel 1971 dallo psicologo Wayne Oates per descrivere “la compulsione incontrollabile a lavorare incessantemente”, e – spiega l’ADCEC Tre Venezie – anche se il fenomeno non è nuovo, la diffusione di tecnologie che consentono di rimanere sempre connessi non è solo un’opportunità ma spesso un imperativo che sconfina nell’ambito lavorativo, rendendo sempre più labile il confine tra sfera privata e professionale.
L’associazione sottolinea poi che da alcune statistiche emerge che in Italia la categoria più esposta al rischio di dipendenza dal lavoro è quella dei liberi professionisti: la flessibilità e l’autonomia possono infatti trasformarsi in fattori di rischio.
Obiettivo del seminario è lavorare sulla situazione di partenza del professionista, mappare le aree di miglioramento e i punti di forza e individuare gli strumenti per trasformare i punti di forza in talenti funzionali. Il workshop si svolgerà con esercitazioni in aula che permetteranno ai partecipanti di lavorare su obiettivi, strategie e azioni di miglioramento da mettere in pratica per realizzare le proprie aspirazioni e un nuovo equilibrio tra vita lavorativa e vita privata.
Il seminario sarà tenuto da Giovanni Nigris Cosattini, Executive coach e Senior trainer con 25 di esperienza maturata in Italia e all’estero sia in azienda che come consulente freelance nella gestione del capitale umano e nella valorizzazione dei talenti personali in campo professionale.
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