Sanzionata la fallace indicazione di origine attraverso l’uso del marchio
Scatta l’illecito amministrativo se, a causa di indicazioni insufficienti o imprecise, il consumatore è indotto in errore sull’origine dei prodotti
L’etichetta, apposta sui prodotti importati dalla Cina, raffigurante solo un marchio registrato della società italiana importatrice costituisce, in assenza di ulteriori informazioni, un illecito amministrativo per fallace indicazione dell’origine, in quanto idonea a trarre in inganno il consumatore. In tal senso si è espressa la Cassazione con l’ordinanza n. 20982/2019.
La vicenda trae origine da un’ordinanza-ingiunzione della Camera di Commercio con cui l’Ufficio ha contestato a un operatore economico l’errata etichettatura dei beni introdotti nel territorio doganale dell’Ue, giacché sugli stessi non vi erano elementi chiari e sufficienti a rendere edotti i consumatori circa l’origine e la provenienza cinese della merce.
La necessità di proteggere ...
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