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La costituzione di servitù prediale non applica l’imposta di registro al 15%

La Cassazione rafforza un orientamento già adottato che contrasta con l’impostazione accolta dall’Agenzia delle Entrate

/ Anita MAURO

Venerdì, 6 settembre 2019

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L’atto di costituzione di servitù prediale su un terreno non può scontare l’imposta di registro con l’aliquota del 15%. A tale tipologia di atto si applica l’imposta di registro con l’aliquota:
- oggi, del 9%;
- secondo la disciplina previgente, dell’8%.
Questi principi sono desumibili dalla sentenza n. 22198 depositata ieri della Cassazione, che va a rafforzare un orientamento adottato per la prima volta con la sentenza n. 16495/2003 e che contrasta, invece, con l’impostazione accolta dall’Agenzia delle Entrate (cfr. circ. n. 18/2019, § 4.16).

Va ricordato, in primo luogo, che la servitù prediale, a norma dell’art. 1027 c.c. consiste nel peso imposto sopra un fondo per l’utilità di un altro fondo appartenente ad un diverso proprietario.

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