Sanzioni per bonus R&S inesistente da non applicare agli aspetti valutativi
Assonime riscontra la pratica degli Uffici di irrogare tout court tale sanzione
Assonime, con la circolare n. 23 di ieri, ha analizzato i profili sanzionatori legati agli errori commessi nell’individuazione dell’ambito oggettivo del credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo ex art. 3 del DL 145/2013. In estrema sintesi, viene affermato che la sanzione più appropriata dovrebbe essere quella prevista per il credito non spettante, mentre quella più grave per il credito inesistente dovrebbe trovare applicazione solo nelle più circoscritte ipotesi connotate da fraudolenza.
A quanto consta, gli organi verificatori, qualora ritengano che le attività in relazione alle quali l’impresa ha invocato e fruito del beneficio in esame non rientrino nel novero delle attività agevolate, applicano automaticamente la sanzione prevista in caso di utilizzo ...
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