I non residenti non sono tenuti alla chiusura del conto italiano
Con risposta ad interrogazione parlamentare è stato, inoltre, analizzato il «nodo» dei costi di gestione
La risposta all’interrogazione parlamentare n. 5-03105 resa alla Camera ha analizzato un problema sinora irrisolto per i soggetti non residenti, rappresentato dal costo per la gestione dei conti italiani, in genere sensibilmente più elevato rispetto a quello dei corrispondenti conti intrattenuti dalla clientela residente.
Il problema si è amplificato negli ultimi anni in virtù di oneri più significativi a carico degli intermediari finanziari, tenuti ad identificare la clientela in modo estremamente puntuale quanto a residenza fiscale in virtù degli obblighi di segnalazione previsti dal Common Reporting Standard e dalle disposizioni FATCA con gli Stati Uniti d’America.
La risposta all’interrogazione parlamentare precisa, da un lato, che i conti correnti riservati ai non residenti ...
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