Dal CNDCEC un software per la gestione dei procedimenti disciplinari
A breve Ordini territoriali e relativi collegi di disciplina avranno a disposizione uno nuovo strumento informatico finalizzato a rendere più semplice la gestione dei procedimenti disciplinari. L’applicativo software è stato realizzato dal Consiglio nazionale di categoria, che a inizio 2020 procederà con la fase finale dei test con una sperimentazione direttamente presso alcuni Ordini locali.
Il software, che sarà messo a disposizione gratuitamente, fornirà un ausilio agli organi disciplinari per il corretto espletamento delle incombenze relative alle diverse fasi del procedimento disciplinare. Nello specifico, consentirà di gestire ogni singolo procedimento disciplinare in modo informatizzato, compresa la realizzazione di un apposito archivio informatico e di individuare i soggetti autorizzati a utilizzarlo, permettendo anche l’uso da parte di più utenti nonché di diversificare i livelli di autorizzazione.
Attraverso l’applicativo sarà anche possibile fruire di un apposito formulario per le delibere e le comunicazioni nonché di una check list per la verifica della corretta gestione delle singole fasi della procedura. È prevista, inoltre, la possibilità di attivare degli alert in corrispondenza delle scadenze dei termini per gli adempimenti formali.
“Con questa iniziativa – commenta Massimo Miani, Presidente del CNDCEC –, il Consiglio nazionale intende agevolare i Consigli e Collegi di disciplina operanti su tutto il territorio nazionale nella corretta gestione dei procedimenti, confermando il suo impegno su un tema per noi decisivo come quello della deontologia”.
“Il software – aggiunge Giorgio Luchetta, Consigliere nazionale delegato alla deontologia, ma in procinto di essere nominato Vicepresidente – è il risultato di un lavoro meditato e approfondito portato avanti da un apposito gruppo di lavoro di colleghi che, nel corso del 2019, si è dedicato con serietà e dedizione al progetto condividendo le finalità di ausilio che, sin dall’inizio, lo hanno ispirato. L’auspicio è quello di aver fornito uno strumento realmente in grado di agevolare la complessa e delicata attività degli organi disciplinari. Proprio con questi siamo ora pronti a testarlo per raccogliere le eventuali indicazioni da chi opera sul campo”.
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