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FISCO

Esclusione dal passivo del fallimento con diniego della nota di variazione

Nel concordato fallimentare, è richiesto dal curatore il rimborso IVA spettante all’assuntore, che non lo può cedere

/ Michele BANA

Sabato, 8 febbraio 2020

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Il creditore non ammesso allo stato passivo esecutivo del fallimento non può emettere la nota di variazione IVA ai sensi dell’art. 26 comma 2 del DPR 633/72, in quanto non è soddisfatto il presupposto della partecipazione al concorso. Lo ha ribadito l’Agenzia delle Entrate, nella risposta a interpello n. 33, pubblicata ieri, richiamando i chiarimenti già forniti con la C.M. n. 77/2000, secondo cui la condizione normativa del mancato pagamento, anche soltanto parziale, a causa della procedura concorsuale, viene giuridicamente ad esistenza al ricorrere di una specifica circostanza: “allorquando il soddisfacimento del creditore attraverso l’esecuzione collettiva sul patrimonio dell’imprenditore viene meno, in tutto o in parte, per insussistenza di somme disponibili,

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