Il CNDCEC lancia la «scuola politica» dei commercialisti
Un corso di formazione in quattro moduli, tutto in modalità e-learning, per formare quei soggetti interessati a ricoprire, in un futuro più o meno lontano, ruoli di responsabilità e rappresentanza all’interno della categoria. È una sorta di “scuola politica” quella che ha deciso di promuovere il Consiglio nazione dei dottori commercialisti ed esperti contabili, intenzionato a mandare un messaggio di normalità agli iscritti pur nella consapevolezza che al momento le priorità siano altre.
“In questo grave momento di crisi economica scaturita dall’emergenza sanitaria – spiega Massimo Miani, Presidente del CNDCEC – , il Consiglio nazionale sta agendo su due fronti: da un lato, avanzando proposte per contenere i gravissimi effetti negativi che la situazione sta producendo sugli studi professionali e sul tessuto socioeconomico nazionale, dall’altro dando un forte segnale legato al futuro, quando l’emergenza terminerà e ripartirà pienamente l’attività dei Consigli territoriali e degli studi professionali”.
L’obiettivo è “fornire a tutti gli iscritti uno strumento finalizzato ad accrescere il senso di appartenenza alla propria comunità professionale, nonché la capacità di partecipare in modo consapevole alla realizzazione di progetti che rappresentino il benessere e gli interessi di tale collettività”.
“È necessario – aggiunge Giorgio Luchetta, Vicepresidente del Consiglio nazionale – avere persone preparate e competenti nei luoghi in cui si esercitano la politica e l’economia. Altrimenti si continua a correre il rischio non solo di essere poco incisivi, ma di commettere danni peggiori. La nostra vuole essere una scuola di competenza, attraverso la quale auspichiamo che i soggetti che si candidano a governare, a livello nazionale e locale, abbiano la preparazione necessaria per esercitare il loro mandato. L’auspicio è che la competenza sia parte integrante non solo della nostra categoria, ma anche della politica e delle istituzioni ad ogni livello, dal Comune più piccolo all’Ordine professionale più grande”.
Il corso, che garantirà crediti ai fini della formazione professionale continua, sarà suddiviso in quattro moduli. Nei primi tre, dedicati a “Normativa della Pubblica amministrazione”, “Ordinamento professionale” e “Funzioni e attribuzioni dell’Ordine professionale”, verranno approfonditi tutti gli aspetti normativi legati al funzionamento degli enti pubblici e alle peculiarità della categoria, in termini di attività degli iscritti e degli organi di rappresentanza. Con l’ultimo modulo, invece, ci sarà un focus sulla “gestione delle relazioni pubbliche”, finalizzato a fornire quelle competenze trasversali che pure sono necessarie per ricoprire ruoli che richiedono un’esposizione, come gestione dei conflitti, leadership, tecniche di comunicazione e public speaking.
Insomma, la volontà del Consiglio nazionale è quella di formare al meglio i rappresentanti di domani, fornendo loro tutti gli elementi per prepararsi. Accanto alla preparazione, però, devono esserci necessariamente, secondo Luchetta, altri elementi. “Per svolgere determinati ruoli – sottolinea il Vicepresidente del CNDCEC – c’è bisogno di passione e abnegazione: bisogna essere pronti a mettere sé stessi al servizio della categoria, per servirla e non viceversa. Essere disposti a sacrificare tanto, in termini di tempo sottratto alla famiglia e alla propria attività professionale, ma anche dal punto di vista economico. Penso ai tanti colleghi che fanno parte degli Ordini locali, e magari impiegano ogni volta un’ora per raggiungere la sede dell’Ordine, tutto a loro spese. Senza passione e abnegazione, sarebbero pochi i colleghi disposti a farlo”.
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