ANC e Confimi lanciano il «Baratto finanziario 4.0»
L’Associazione nazionale commercialisti e Confimi Industria (Confederazione dell’industria manufatturiera italiana) lanciano una petizione per promuovere il “Baratto finanziario 4.0”. Si tratta di un sistema di compensazione multilaterale di crediti e debiti che nasce dalla necessità di ridurre i problemi di liquidità con cui molte imprese si trovano a fare i conti dopo l’emergenza causata dall’epidemia di COVID-19.
L’idea è quella di creare un sistema complementare a quello bancario, “senza emissione di nuova moneta né legale né virtuale”, che potrebbe essere sfruttato dagli operatori nazionali che utilizzano la fatturazione elettronica. “Con la compensazione multilaterale dei crediti e debiti – si legge nella nota stampa con cui i due enti hanno annunciato il lancio della petizione – il passato diventa futuro. Il baratto, infatti, può rivivere oggi, in chiave finanziaria, attraverso lo strumento della fatturazione elettronica; una moneta di scambio rivisitata in chiave tecnologica in grado di far circolare merci e servizi fra le imprese in crisi di liquidità e non solo”.
Grazie a un software basato su un algoritmo proprietario, il sistema analizza giornalmente tutte le interazioni dirette e indirette tra le imprese e gli studi aderenti, individuando e comunicando le situazioni in cui è possibile effettuare una o più compensazioni. S possono compensare i crediti verso la clientela con debiti verso i fornitori, al fine di gestire al meglio i flussi finanziari e anticipare qualsiasi operazione di finanziamento del circolante (sconto fatture, utilizzo di fidi e scoperti) ottimizzando le possibilità di impiego degli affidamenti bancari.
Il software è stato già messo a punto da una start up chiamata “Compensiamo”. ANC e Confimi Industria ne vorrebbero l’applicazione a livello nazionale, attraverso il coinvolgimento di Agenzia delle Entrate e Sogei che, con il sistema di interscambio, gestiscono oltre 2 miliardi di fatture elettroniche all’anno.
L’adesione rimarrebbe facoltativa. Di conseguenza, la compensazione multilaterale si perfezionerebbe solo se tutti i soggetti intercettati dovessero accettare la proposta dell’algoritmo. “Un sistema di autogestione imprenditoriale – continuano ANC e Confimi – dove ognuno è anche controllore dell’altro e dove nulla si perfeziona se non con il consenso di tutti secondo una casualità non manipolabile. Elemento quest’ultimo in grado di escludere l’insorgere di fenomeni di criminalità organizzata e di usura, che trovano terreno fertile in presenza di soggetti che vivono una condizione di difficoltà dal punto di vista della liquidità”.
I due enti hanno già sottoposto la proposta all’attenzione della politica. Ora arriva l’appello per la sottoscrizione della petizione, finalizzata a indurre gli organi competenti a “introdurre con tempestività soluzioni in grado di consentire alla fatturazione elettronica, nata da esigenze e obiettivi erariali, di diventare anche un elemento di competitività per il fragile sistema economico del Paese”.
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