Oggi i commercialisti a colloquio con il Sottosegretario Villarosa
Martedì, 8 settembre 2020
Dopo gli incontri della settimana scorsa con la Consulta dei parlamentari commercialisti e il Presidente della Commissione Finanze del Senato D’Alfonso, Consiglio nazionale e sindacati di categoria saranno ricevuti dal Sottosegretario al MEF, Alessio Villarosa.
Al centro della riunione, in programma nella mattinata di oggi a via XX Settembre, le richieste che ormai da tempo i commercialisti avanzano alla politica. Su tutte, quella di introdurre una moratoria sulle sanzioni in favore dei contribuenti che non sono riusciti a pagare le imposte derivanti dalle dichiarazioni dei redditi entro i termini ordinari del 20 luglio e 20 agosto (con la maggiorazione dello 0,40%).
Se la moratoria venisse concessa, i tanti che non hanno versato potrebbero avere, questa la richiesta dei commercialisti, la possibilità di farlo fino al 30 settembre, senza sanzioni ma con l’applicazione di un interesse leggermente più alto rispetto allo 0,40.
Altro tema molto sentito dai rappresentanti di categoria l’interlocuzione sulle riforme che l’Esecutivo ha messo in cantiere in ambito fiscale. I commercialisti vogliono essere ascoltati e poter dire la loro sulla definizione di norme che, per primi, saranno poi chiamati ad applicare. Per questo, a Villarosa si chiederà l’istituzione di un tavolo in cui poter discutere di tutti gli aspetti della riforma, dal calendario delle scadenze agli adempimenti.
A proposito di riforme, all’esponente del MEF verrà ricordato della disparità di trattamento tra professionisti e altre partite IVA perpetrata con i provvedimenti emanati in questo periodo emergenziale. I commercialisti non sono più disposti ad accettare discriminazioni, prova ne sia la decisione di impugnare davanti al TAR l’art. 25 del decreto “Rilancio”, che li ha esclusi (assieme a tutti gli altri professionisti ordinistici) dai contributi a fondo perduto. Anche questo tema sarà sottoposto all’attenzione di Villarosa, nella speranza che all’incontro di oggi possano poi seguire atti concreti.
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