Proseguire di fatto la ditta del de cuius implica la responsabilità dei debiti
La comunione a scopo di godimento va distinta dalla comunione a scopo di lucro, che comporta lo sfruttamento diretto dell’azienda a fine speculativo
In caso di comunione incidentale di azienda appartenuta al de cuius, quando uno o più eredi esercitino, congiuntamente e in via di fatto, lo sfruttamento diretto della stessa, si realizza l’esercizio di un’attività imprenditoriale e non una mera amministrazione di beni ereditari, con la conseguenza che, in ordine alla responsabilità per i debiti contratti nell’esercizio di tale attività, restano prive di rilievo la qualità successoria degli eredi e le eventuali limitazioni di responsabilità ad essa correlate.
È questo il principio affermato dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 24197 pubblicata ieri, 2 novembre 2020.
La vicenda trae origine dal ricorso proposto da una lavoratrice che, affermando di aver svolto per più di 20 anni, nel corso del rapporto di lavoro con la ...
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