Certificazioni Uniche dell’INPS con rettifiche dell’ultim’ora, è una babele
Spettabile Redazione,
in questi giorni alcuni clienti stanno portando in studio delle nuove C.U. rilasciate dall’INPS che riportano dati rettificati che incidono sulle dichiarazioni fiscali già inoltrate all’Agenzia delle Entrate, mentre la data di emissione è rimasta quella del 31 marzo 2020 (forse per non incorrere nelle sanzioni a cui noi comuni mortali siamo soggetti mentre l’INPS sembrerebbe esonerato), infine sotto la firma di Pasquale Tridico c’è l’annotazione seguente: Duplicato - Emesso il 17/12/2020 alle ore 14.31.
Ora mi sembra di capire che noi “comuni mortali commercialisti” o meglio ancora schiavi di codesto Stato dovremmo rifare le dichiarazioni di tali contribuenti con tutte le problematiche del caso: tempo perso per colpa di altri che forse non saranno mai puniti e onorari difficili da riscuotere (almeno qui al Sud).
Ribadisco il mio pensiero negativo su tali situazioni e capisco perché molti scappano dall’Italia per aprire in Stati più regolari. In Italia ormai è una babele e siamo in uno “STATO” di non ritorno.
Leonardo di Corato
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Trani
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