Elusivo l’acquisto di azioni proprie prima rivalutate da soci persone fisiche
La condotta si connota per l’assenza di sostanza economica nelle scelte dei negozi giuridici, superflui rispetto al «semplice» recesso dei soci
L’acquisto da parte di una società di azioni proprie, che i soci persone fisiche cedenti hanno previamente rivalutato ai fini fiscali, integra gli estremi della condotta abusiva ex art. 10-bis della L. 212/2000, in quanto consente loro di conseguire un indebito risparmio fiscale mediante una condotta che si connota per l’assenza di sostanza economica nelle scelte dei negozi giuridici che la compongono, in quanto superflui rispetto al “semplice” recesso dei soci dalla società e finalizzati essenzialmente al conseguimento dell’indebito risparmio.
Questa, in sintesi, la conclusione cui perviene l’Agenzia delle Entrate nella risposta n. 89 pubblicata ieri.
È già da tempo che la liceità fiscale delle cessioni di partecipazioni previamente rivalutate ai fini fiscali ...
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