Due criteri per le configurazioni di valore nella rivalutazione dei beni
Dagli OIC e dai PIV indicazioni sull’utilizzo del valore d’uso e del valore di mercato
La nuova rivalutazione dei beni di impresa, disciplinata dall’art. 110 del DL 104/2020 (DL “Agosto”), prevede che i valori iscritti in bilancio non possano superare quelli attribuibili ai beni in base:
- alla loro consistenza, capacità produttiva, effettiva possibilità di utilizzazione economica nell’impresa;
- ai valori correnti e alle quotazioni rilevate in mercati regolamentati italiani o esteri.
Anche ai fini tributari è previsto un “limite economico”: in forza del rinvio all’art. 6 del DM 13 aprile 2001 n. 162, la rivalutazione non può eccedere il “valore realizzabile nel mercato, tenuto conto dei prezzi correnti e delle quotazioni di borsa, o al maggior valore che può essere fondatamente attribuito in base alla valutazione della capacità produttiva ...
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