Impiego del provento del riciclaggio punito anche con beni identificabili
Conta il solo fatto che un soggetto abbia impiegato in attività economico-finanziarie beni che derivano da una previa condotta di riciclaggio
Per la Cassazione è punibile il riutilizzo dei beni che derivano dal riciclaggio a prescindere dalla volontà di ostacolare l’identificazione della provenienza degli stessi.
Nel procedimento esaminato dalla Suprema Corte nella sentenza n. 24273 depositata ieri, il titolare (“di fatto”) di una scuderia era imputato per il reato di impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita per aver impiegato nell’attività economica tre cavalli da corsa di provenienza illecita (art. 648-ter c.p.).
Tale norma punisce chi impiega in attività economiche o finanziarie denaro, beni o altre utilità provenienti da delitto, alla condizione che non abbia concorso nel reato da cui tali utilità derivano e che la condotta non possa essere qualificata come ricettazione (art. 648 c.p.) o ...
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