Per la dichiarazione omessa e infedele impianto sanzionatorio con criticità
Necessario un approfondimento tenendo anche conto che superate determinate soglie di «imposta evasa» si entra nell’ambito penale
La riforma del sistema fiscale oggetto di attuale approfondimento dovrebbe essere affiancata da un’armonizzazione del sistema sanzionatorio che, allo stato attuale, presenta criticità che anche l’Amministrazione finanziaria, alcune volte, fatica a risolvere. Tra queste, figura il corretto inquadramento sanzionatorio della dichiarazione infedele e omessa, qualora il contribuente decida di versare autonomamente quanto dovuto.
In caso di omessa presentazione della dichiarazione dei redditi (cfr. art. 1, comma 1 del DLgs. 471/1997) – salvo riduzioni in caso di presentazione della dichiarazione entro il termine di presentazione della dichiarazione del periodo successivo – è prevista una sanzione dal 120% al 240% delle imposte dovute. Qualora non siano dovute imposte, la sanzione si applica
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