Esdebitazione dei soci di snc concessa con riabilitazione
Il giudice può negare il beneficio per fattispecie penali non «coperte» dalla riabilitazione
Con l’ordinanza n. 24509 depositata ieri, la Corte di Cassazione è intervenuta in materia di esdebitazione e ha enunciato il principio secondo il quale le disposizioni di cui ai nn. 5 e 6 dell’art. 142 comma 1 del RD 267/42 si pongono tra loro in rapporto di alternatività.
Ne consegue che il giudice dell’esdebitazione – qualora il fallito sia stato condannato in via definitiva per uno dei delitti elencati al n. 6, ma abbia poi conseguito la riabilitazione, o altro provvedimento a essa equiparato – può rigettare la domanda ai sensi del n. 5 solo se taluno dei fatti in esso contemplati, tutti astrattamente configurabili come reato e di cui sia accertata la commissione da parte dell’istante, non abbia formato oggetto di imputazione e non sia quindi compreso fra quelli in
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