L’esterometro continua a escludere i soggetti non stabiliti in Italia
Nonostante le modifiche dal 2022 si ritiene confermata l’esclusione per identificazione diretta o rappresentante fiscale
Le modifiche alla disciplina del c.d. “esterometro”, per le operazioni effettuate dal 1° gennaio 2022, non riguardano i soggetti passivi non residenti in Italia e privi di stabile organizzazione nel territorio dello Stato.
In termini generali, l’adempimento attiene alle sole operazioni nei confronti di soggetti non stabiliti ai fini IVA in Italia, come dispone l’art. 1 comma 3-bis del DLgs. 127/2015.
A prescindere dalle nuove modalità operative (via Sistema di Interscambio) e dai nuovi termini previsti per la comunicazione, non rientra negli obblighi in esame una cessione o prestazione, nei confronti di un soggetto non stabilito, realizzata da un soggetto passivo che a sua volta non è stabilito nel territorio dello Stato.
È da ritenersi ancora valida la prassi amministrativa ...
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