Ora basta, votiamo!
Gentile Redazione,
l’Ordine è per definizione l’organo di autogoverno della comunità professionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Ma dove è finito lo spirito della nostra comunità se, da due anni, stiamo assistendo ad una serie di iniziative volte a rallentare e ostacolare sistematicamente l’esercizio della rappresentanza democratica, il cui primo atto sono le elezioni per votare i propri rappresentanti territoriali?
Stiamo irrimediabilmente perdendo lo spirito della comunità professionale: i ricorsi amministrativi hanno sostituito il potere del dialogo e stanno esautorando i Commercialisti dalla possibilità di confrontarsi sui temi strategici per il Paese.
Si tratta di una deriva subdola, non meno pericolosa dell’autoritarismo, perché, in questo caso, è travisata dal legalitarismo. Ogni nuovo ricorso, che ci impedisce di votare, è un ostacolo all’esercizio della democrazia rappresentativa. Tutti sembrano animati dalle più nobili ragioni: quote di genere, legittimità degli organi, pandemia... Invece noi, che siamo animati dalla concretezza, chiediamo di poter VOTARE per ripristinare al più presto il dialogo, dando voce alla base degli iscritti, per ricostruire quel clima di equilibrio, di collaborazione, di confronto, di diplomazia che sono gli ingredienti più genuini della nostra comunità professionale.
I 120 mila Commercialisti italiani vogliono tornare a rappresentare, soprattutto davanti alle istituzioni, una comunità professionale impegnata per il progresso economico del Paese, non vogliono essere i sudditi dei ricatti giudiziari. Ai tavoli governativi siamo sempre di più i grandi assenti sui temi strategici per il Paese, tra cui l’utilizzo delle risorse del PNRR, la crisi d’impresa, la riforma fiscale, il contenzioso tributario, per ricordarne alcuni.
In questo contesto sorge spontaneo chiedersi se non ci sia un disegno per delegittimare i Commercialisti, che mina alle base l’esistenza stessa della nostra Categoria, perché è a questo che il continuo blocco del sistema di rappresentanza democratica rischia di approdare.
Se non andremo al più presto a votare per il rinnovo degli Ordini territoriali, alla prossima azione di sistematico disturbo e di enorme ostacolo alle votazioni degli Ordini territoriali, saremo costretti ad opporci fermamente, con tutta la risolutezza e la determinazione possibili, anche sollevando alle competenti autorità della magistratura civile, contabile e penale le responsabilità di coloro che ostacolano l’esercizio della prima funzione democratica: la possibilità di votare i propri rappresentanti.
Andiamo, subito, a votare!
Sono certo che i colleghi candidati alla presidenza nazionale condividano il mio appello e lo rilancino nelle sedi più opportune.
Il Ministero ed i Commissari, dopo un grande sforzo congiunto, hanno tracciato la strada da percorrere: andiamo al voto senza ostacoli il 21 e 22 febbraio.
Vincenzo Moretta
Presidente ODCEC di Napoli
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