ACCEDI
Domenica, 9 novembre 2025

LETTERE

In vista delle elezioni è necessario fare chiarezza su alcuni temi

Mercoledì, 23 marzo 2022

x
STAMPA

Gentile Redazione,
tra poche settimane si voterà per il rinnovo della governance nazionale dei commercialisti.
Purtroppo devo constatare che c’è qualcuno che preferisce “avvelenare i pozzi” anziché permettere ai candidati un sereno confronto sui programmi. Lo stesso “qualcuno” che preferisce diffondere falsità su cui costruire successivamente una narrazione che ha dell’incredibile.

Vorrei però provare a fare chiarezza su alcuni temi, sperando d’ora in poi in un confronto che possa essere fatto sulla realtà e non sulle invenzioni.

Sull’eliminazione del titolo professionale di dottore commercialista, venerdì scorso, in occasione del convegno organizzato dell’ANC, è stato consegnato a me e al Collega Enzo Moretta il “Manifesto per le elezioni CNDCEC 2022”. All’interno, tra tante ottime proposte, questa la considero semplicemente irricevibile: l’uso del titolo professionale è già ben normato con l’attuale formulazione del DLgs. 139/2005.
Chi si affida a un iscritto al nostro Ordine deve poter sapere a chi si sta rivolgendo e dovrà avere la tranquillità che chiunque esso sia, dottore commercialista, ragioniere commercialista o esperto contabile, avrà la certezza di rivolgersi a un professionista preparato e rispettoso delle norme che regolano la nostra Professione.

Sulle SAF, non solo non è nostra intenzione eliminarle ma, come è possibile leggere nel nostro programma, le vogliamo sviluppare e conferire loro legittimità di titolo legale attraverso un percorso da realizzare con il MIUR.

Sulla cosiddetta “fusione delle Casse”, ritengo sia necessario che restino separate, ma questa non è una novità, avendolo già dichiarato nel programma elettorale e ribadito in ogni occasione. Peraltro il tema della “fusione” non si pone nemmeno visto che nessuna delle due Casse lo ha mai proposto. Non solo, lo stesso Presidente della CNPR, Pagliuca, proprio nel convegno dell’ANC, nel ribadire la sua contrarietà alla fusione, ha denunciato la strumentalizzazione di chi usa questo tema “come una clava” nelle campagne elettorali.

In merito alla possibilità che le Casse possano avere altre platee nonordinistiche”, come ad esempio gli amministratori di condominio, pur nel rispetto della legittima autonomia delle Casse, esprimo la mia contrarietà. Peraltro mi risulta che lo stesso presidente Pagliuca all’ultima assemblea dei Delegati della CNPR, dopo due anni in cui si è adoperato in tal senso, abbia definito “impossibile” tale eventualità.

Spero davvero che d’ora in poi potremmo concentrarci sulle soluzioni dei tanti problemi, questa volta reali, che da troppi anni gravano sulla nostra professione.


Elbano de Nuccio
Candidato alla Presidenza del CNDCEC

TORNA SU