Sulle dichiarazione false per il reddito di cittadinanza, Cassazione più garantista
Niente sanzione penale per le condotte in cui le informazioni false oppure omesse non incidono sul possesso effettivo dei requisiti per il beneficio
Chiunque, al fine di ottenere indebitamente il c.d. reddito di cittadinanza, rende o utilizza dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere, ovvero omette informazioni dovute, è punito con la reclusione da due a sei anni.
Tale delitto è previsto dall’art. 7 del DL 4/2019 convertito, ma la giurisprudenza non è concorde sui presupposti per l’integrazione del reato previsto in caso di indebita percezione del reddito di cittadinanza (si veda “Sequestro del reddito di cittadinanza se non si dichiarano le vincite on line” del 16 febbraio 2022).
Secondo un’impostazione, le false indicazioni o le omissioni, anche parziali, dei dati di fatto riportati nelle dichiarazioni previste per l’ammissione al reddito di cittadinanza integrano la fattispecie di rilievo ...
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