Deducibile l’avviamento nella fusione con trasferimento della sede in Italia
Tale impostazione si fonda sul fatto che i maggiori valori delle attività possono essere riconosciuti ai fini fiscali anche senza iscrizione in bilancio
Il documento n. 4 del Think Tank di STS Deloitte analizza l’applicazione dell’art. 166-bis del TUIR, riguardante il trasferimento della sede in Italia, nell’ipotesi di una fusione per incorporazione di una società inglese prima dell’uscita del Regno Unito dall’Unione europea (Brexit).
Per effetto della fusione, all’azienda trasferita dalla società incorporata all’incorporante è stato riconosciuto un valore di avviamento complessivo, quantificato in conformità alle Linee guida OCSE sui prezzi di trasferimento, riferito ai rami d’azienda situati nel Regno Unito e nei singoli Paesi di localizzazione delle branch (Italia, Spagna e Germania).
Secondo quanto previsto dal documento OIC n. 4, in assenza di un disavanzo di fusione non è possibile iscrivere ...
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