Compenso di almeno 250-300 euro per una autodichiarazione aiuti di Stato
Spettabile Redazione,
leggo adesso che una associazione di commercialisti ha consigliato 80 euro per una redazione semplificata della autodichiarazione aiuti di stato in scadenza a fine mese (si veda “Compensi fino a 800 euro per l’autodichiarazione aiuti di Stato” del 26 novembre 2022).
Una tariffa del genere mi sembra un regalo ai nostri clienti. Tanto vale non farsi pagare del tutto.
Anche per una semplificata è necessario:
-informare il cliente per email più eventuale telefonata di spiegazione;
-ricevere la delega;
-compilare l’autodichiarazione;
-far firmare l’autodichiarazione e archiviarla con la fotocopia della c.i. del dichiarante;
-compilare e inviare la autodichiarazione su Entratel;
-stampare e archiviare la ricevuta insieme all’autodichiarazione firmata;
-far avere una copia del tutto al cliente per il suo archivio.
Possiamo stimare in un’ora (a correre) il tempo per fare le attività suddette?
Vogliamo aggiungere il tempo per capire prima se il cliente rientra nella possibilità della semplificata e se ha dichiarato gli aiuti ricevuti in RS401 di REDDITI più magari (anzi senz’altro) un controllo su rna.gov per vedere cosa risulta?
Ci sono poi semplificate con compilazione degli aiuti IMU (sempre necessaria) e quadro B per impresa unica: l’omissione di questi elementi fa scattare comunque profili penali?
Il tempo (da ripartire su tutti i clienti) per lo studio di una normativa completamente nuova poi deve essere non retribuito?
La responsabilità penale di un errore, infine, dove la mettiamo?
Mi convinco sempre di più che il limite minimo per una semplificata è di 250-300 euro.
Certo, se uno intende questo adempimento come collegarsi a Entratel e inviare alla cieca una semplificata, 80 euro sono anche sufficienti, forse troppi.
Enrico Danelli
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Monza e della Brianza
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