Il Fisco deve provare la distribuzione di utili e la violazione della democraticità
Nel caso specifico, i prelievi dal conto bancario dell’ente sono stati considerati come compensi in natura
I prelievi e l’utilizzo per fini personali delle carte di credito effettuati dagli amministratori di un’associazione sportiva dilettantistica non vanno considerati un’indiretta distribuzione di utili, ma compensi in natura, se giustificati dall’attività svolta a favore del sodalizio.
Il principio è stato di recente stabilito dalla Corte di Giustizia tributaria di primo grado di Treviso, con la sentenza n. 220/2023 depositata il 19 giugno, in seguito al ricorso di un circolo sportivo a cui l’Amministrazione finanziaria aveva contestato la violazione del principio di democraticità e la natura di alcune movimentazioni finanziarie, riqualificando le stesse come distribuzioni di utili.
Nonostante l’entrata in vigore da pochi giorni della nuova disciplina sul lavoro ...
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41