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Necessaria un’effettiva ingerenza profittatrice per l’interesse privato del curatore

Il curatore «prende interesse» se, nello svolgimento dell’incarico, sfrutta il suo ufficio per un interesse privato

/ Stefano COMELLINI

Mercoledì, 2 agosto 2023

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Con la sentenza n. 33878 depositata ieri, la Cassazione si è soffermata diffusamente sul reato di interesse privato del curatore e del commissario giudiziale, fissandone i limiti di applicazione con riferimento sia agli ambiti fallimentari (oggi di liquidazione giudiziale) che a quelli delle procedure concordatarie.

Oggetto del ricorso, in via cautelare, era il decreto di sequestro preventivo per i reati, oltre che di peculato e autoriciclaggio, di interesse privato del curatore; fattispecie, quest’ultima, trasferita dall’art. 228 della previgente L. Fall. all’art. 334 del CCII, con la sola sostituzione del termine “fallimento” con “liquidazione giudiziale”. Secondo l’ipotesi di accusa, gli indagati avevano ideato e realizzato un sofisticato sistema ...

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