Prospettare modifiche ai compensi del CdA in assemblea non giustifica restituzioni
Una simile riserva non configura una delega al CdA del potere di modificare i compensi liquidati
Nella sentenza n. 4795/2022, il Tribunale di Torino ha esaminato il caso di una spa a controllo pubblico, il cui socio unico è il Comune di Aosta, che aveva agito nei confronti dell’ex presidente del CdA, chiedendo che questi venisse condannato a restituire quanto percepito a titolo di compenso nel triennio 2015-2018, in eccesso, come rilevato dal Collegio sindacale della società nel 2020, rispetto ai limiti stabiliti dall’art. 4 comma 4 del DL 95/2012, secondo cui, a decorrere dal 1º gennaio 2015, il costo annuale sostenuto per i compensi degli amministratori delle società a controllo pubblico, ivi compresa la remunerazione di quelli investiti di particolari cariche, non può superare l’80% del costo complessivamente sostenuto nell’anno 2013.
La società aveva precisato, ...
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