Prima casa per chi si trasferisce all’estero senza il requisito della cittadinanza
Rimossa la discriminazione; l’acquisto deve però avvenire nel Comune di nascita o in quello di residenza o attività prima del trasferimento
L’acquisto di immobili abitativi situati nel nostro Paese direttamente da parte di una persona fisica residente in uno Stato estero rimane un’opzione valutabile con favore, tenuto conto dei vantaggi fiscali che la normativa domestica riserva.
Si pensi all’esenzione da tassazione del capital gain, in caso di vendita ultraquinquennale dell’immobile (art. 67 comma 1 lett. b) del TUIR), al favorevole criterio di valorizzazione ai fini successori previsto dal combinato disposto degli artt. 14 comma 1 e 34 comma 4 del DLgs. 346/90 o, ancora, al ricorrere delle condizioni, all’applicabilità del c.d. “prezzo valore” ai fini dell’imposta di registro (art. 1 comma 497 della L. 266/2005).
Una situazione meno lineare si presentava in relazione all’applicabilità ...
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