La Consulta vieta al legislatore di interferire con i processi in corso
La Corte EDU ha indicato gli elementi sintomatici dell’invasione della funzione giurisdizionale
Con la sentenza n. 4/2024, la Consulta chiarisce che il potere del legislatore di intervenire retroattivamente su una materia già altrimenti disciplinata non può spingersi fino a “manipolare” l’esito di un procedimento giudiziale ancora in corso. Diversamente, sarebbero compromessi il principio fondamentale dell’indipendenza tra i poteri dello Stato e quello, di rango costituzionale e comunitario, del giusto processo.
In concreto, la questione di legittimità costituzionale posta al vaglio della Consulta traeva origine da un contenzioso giudiziale apertosi tra l’amministrazione statale e alcuni dipendenti del Ministero della Difesa, in ordine al riconoscimento di una maggiorazione della retribuzione individuale di anzianità (RIA) dovuta, in relazione al triennio
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