Nullo il licenziamento della lavoratrice malata di tumore per superamento del comporto
Costituisce una discriminazione indiretta applicare ai lavoratori disabili lo stesso periodo di comporto previsto per gli altri lavoratori
Negli scorsi giorni ha suscitato una certa attenzione un caso di licenziamento per superamento del periodo di comporto di una lavoratrice malata di tumore.
La fattispecie, decisa dal Tribunale di Pisa, riguardava una lavoratrice che, dopo una diagnosi nel dicembre del 2021 di tumore al seno, aveva dovuto affrontare un intervento chirurgico e successivamente sottoporsi a chemioterapia, ormonoterapia nonché a radioterapia, assentandosi dal lavoro complessivamente per 184 giorni. Le cure avevano di per sé consumato l’intero periodo di comporto fissato dal CCNL Commercio applicato al rapporto (precisamente, 180 giorni). La lavoratrice, dunque, era stata licenziata.
Il Tribunale di Pisa, con la sentenza n. 489/2024, ha dichiarato tale licenziamento nullo in quanto discriminatorio applicando
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