Nella sede della CDC una panchina rossa contro la violenza di genere
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la Cassa di previdenza dei dottori commercialisti ha installato una panchina rossa nella piazza della sua sede, personalizzata con il numero antiviolenza e stalking 1522, numero gratuito di pubblica utilità messo a disposizione dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
“Con questa installazione – ha spiegato tramite una nota stampa diffusa ieri il Presidente dell’ente, Ferdinando Boccia – vogliamo ricordare ogni giorno che la violenza contro le donne non è un’emergenza episodica, un fatto privato, ma una realtà che ci riguarda da vicino, come persone e come comunità. Crediamo profondamente nel valore dell’informazione e nella responsabilità che ciascuno di noi ha nel riconoscere e contrastare ogni forma di abuso, anche quelle meno visibili e silenziose che si annidano nelle abitudini quotidiane”.
Già da tempo, la CDC ha avviato un percorso per favorire la parità di genere all’interno della propria organizzazione, che ha portato l’ente ad ottenere, nel 2025, il rinnovo della certificazione UNI PDR 125:2022. “La Cassa – ha aggiunto Boccia – continua a operare nel segno della responsabilità sociale, tutelando le proprie iscritte e le sue dipendenti anche rispetto a tematiche così complesse e drammatiche”.
In quest’ottica, è stata approvata anche una misura assistenziale dedicata alle iscritte vittime di violenza di genere, stanziando 200 mila euro per fornire un sostegno concreto a chi si trova in condizioni di particolare vulnerabilità: il contributo, erogato sulla base del singolo caso e potenzialmente integrativo del “reddito di libertà”, potrà essere richiesto dal 1° luglio 2025 al 30 giugno 2026 (o fino a esaurimento dei fondi) tramite apposito modulo disponibile sul sito istituzionale della Cassa. Per le proprie dipendenti, invece, è stato integrato il periodo di aspettativa retribuita in caso di violenza di genere di ulteriori 30 giorni rispetto a quelli previsti dal CCNL di riferimento.
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