Nell’assegnazione agevolata è determinante fissare il valore di assegnazione
Tale valore dovrebbe essere almeno pari a quello netto contabile
Nell’ambito delle operazioni di assegnazione agevolata di beni ai soci di cui all’art. 1 commi 100-105 della L. 197/2022 gli aspetti fiscali e quelli contabili devono essere analizzati separatamente.
Dal punto di vista fiscale, la plusvalenza eventualmente realizzata è calcolata come differenza tra il valore normale e il costo fiscalmente riconosciuto dei beni, con la possibilità di assumere opzionalmente, per gli immobili, il valore catastale in luogo del valore normale.
Lato contabile, invece, il valore attribuito al bene in sede di assegnazione non coincide necessariamente con il valore assunto ai fini fiscali per la determinazione dell’imposta sostitutiva sulla plusvalenza.
L’operazione contabilmente prevede l’eliminazione della posta attiva di bilancio relativa