Triplice test per i beneficiari effettivi di dividendi, interessi e royalties
La giurisprudenza di Cassazione punta i pagamenti verso strutture estere potenzialmente artificiose
La tematica dell’esenzione dalle ritenute italiane sui flussi in uscita di interessi, royalties e dividendi è stata oggetto negli ultimi anni di più pronunce da parte della giurisprudenza nazionale, che ha “messo nel mirino” i pagamenti a favore di società del gruppo (in genere holding) con una struttura leggera.
La sentenza della Corte di Cassazione n. 14756/2020 ha stabilito che la natura di beneficiario effettivo è tale anche nel momento in cui gli interessi corrisposti alla controllante non residente sono riversati da quest’ultima alla propria controllante, purché la società che riceve gli interessi non si limiti a fungere da società interposta, ma eserciti un’attività (nel caso specifico, di carattere finanziario) significativa, dalla quale ritrae un utile
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