I comportamenti extralavorativi possono rilevare ai fini della destituzione
Le violenze sessuali perpetrate dal lavoratore ai danni della moglie possono integrare una giusta causa di licenziamento
Con sentenza n. 31866 depositata ieri, 11 dicembre, la Corte di Cassazione sì è pronunciata in merito al valore che i comportamenti extralavorativi possono avere ai fini della destituzione di un lavoratore. In particolare, i giudici di legittimità hanno ribadito come la condotta illecita extralavorativa possa avere un rilievo disciplinare, poiché il prestatore di lavoro è tenuto non solo a fornire la prestazione richiesta ma – anche al di fuori dal contesto lavorativo – a non tenere comportamenti tali da ledere gli interessi morali e materiali del datore di lavoro o, comunque, da compromettere il rapporto fiduciario con lo stesso; tali condotte, nel caso in cui siano connotate da caratteri di gravità, possono anche determinare l’irrogazione della sanzione espulsiva.
Nel caso di specie, ...
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