Confermata la stretta sulle spese di trasferta e rappresentanza
Dal 2025 tali oneri sono deducibili solo se pagati con strumenti tracciabili
L’art. 1 commi 81-83 del disegno di legge di bilancio 2025, su cui ieri il Governo ha posto la questione di fiducia, che verrà votata questa mattina in Senato, prevede nuovi requisiti per la deducibilità, dal reddito d’impresa e dall’IRAP, delle spese di rappresentanza (ivi inclusi gli omaggi) e di quelle di trasferta. La disposizione non ha subito modifiche nell’iter di approvazione parlamentare.
In particolare, a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2024 (si tratta del 2025, per i soggetti con esercizio coincidente con l’anno solare), tali oneri saranno deducibili solo se sostenuti con versamento bancario o postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento previsti dall’art. 23 del DLgs. 241/97 (vale a dire, carte
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