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Nella piccola industria della comunicazione il prossimo mese strumenti di welfare per 258 euro

/ REDAZIONE

Venerdì, 24 gennaio 2025

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Con Accordo raggiunto il 22 gennaio Unigec/Unimatica Confapi in rappresentanza imprenditoriale e le OO.SS. dei lavoratori Fistel-Cisl, Slc-Cgil e Uilcom-Uil hanno previsto che, nelle more delle trattative che condurranno al rinnovo del CCNL 9 marzo 2021 applicabile ai dipendenti della piccola e media industria della comunicazione, dell’informatica, dei servizi innovativi e della microimpresa, scaduto il 31 dicembre 2023, anche per il 2025 debba essere data applicazione all’istituto dei flexible benefits.

Ne consegue che a partire dal mese di febbraio le aziende dovranno mettere a disposizione di tutti i dipendenti flexible benefits per un valore di 258 euro, come previsto dall’art. 10-bis del CCNL vigente. Tale erogazione, da ritenere comprensiva degli eventuali costi fiscali o contributivi a carico dell’azienda, compete a tutti i dipendenti non in prova in forza al 1° gennaio o successivamente assunti entro il 31 dicembre prossimo, tanto nel caso di assunzione a tempo indeterminato, quanto nel caso di contratto a termine, limitatamente in questo caso a coloro che avranno maturato almeno 6 mesi, anche non consecutivi, di anzianità di servizio nel corso del 2025. Sono esclusi dall’erogazione tutti coloro che si trovano in aspettativa non retribuita né indennizzata nel periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025. Tale valore non va inoltre riproporzionato rispetto ai lavoratori a part time.

Riprendendo le disposizioni contenute nel citato art. 10-bis del CCNL, ricordiamo che tali flexible benefits di natura “contrattuale” si devono ritenere aggiuntivi rispetto a eventuali ulteriori offerte di beni e servizi presenti in azienda, in quanto unilateralmente riconosciute per regolamento, lettera di assunzione o analoghe modalità di formalizzazione, o perché previste da altri accordi collettivi.

Si ricorda altresì che l’erogazione compete una sola volta nell’anno solare nel caso di lavoratori reiteratamente assunti o utilizzati con varie tipologie contrattuali (quali ad esempio con contratto a tempo determinato, somministrazione, ecc.) presso la medesima azienda.

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