Con evasione non irrisoria, pagamento del debito valutabile solo come indice di tenuità
Le condotte susseguenti al reato non possono, di per sé sole, rendere di particolare tenuità un’offesa che tale non era al momento del fatto
Non è possibile riconoscere la causa di non punibilità per la particolare tenuità del fatto (art. 131-bis c.p.) nel caso in cui un reato tributario abbia a oggetto un’evasione “non irrisoria”. In tali ipotesi il successivo pagamento del dovuto – salvo i casi in cui integri esso stesso la diversa causa di non punibilità prevista dall’art. 13 del DLgs. 74/2000 – potrà essere valutato solo come indice della tenuità e non come fattore dirimente.
Così la sentenza n. 4145, depositata ieri dalla Cassazione, motiva la decisione relativa al ricorso di un soggetto condannato per il reato di dichiarazione infedele (art. 4 del DLgs. 74/2000), che chiedeva di far valere la citata causa di non punibilità soprattutto alla luce delle modifiche introdotte dal DLgs. 150/2022.
Tale ultima ...
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