Il ravvedimento sulla dichiarazione infedele cancella le violazioni sugli acconti
I giudici di legittimità concordano con gli ultimi orientamenti di prassi
La Corte di Cassazione, con la pronuncia n. 4187 di ieri, ha sancito che, se il contribuente ravvede la violazione da dichiarazione infedele presentando una integrativa, non sono irrogabili le sanzioni sul tardivo versamento degli acconti che da quella stessa dichiarazione derivano.
Si tratta di una conclusione coerente con l’ultimo orientamento di prassi, posto che con la circ. dell’Agenzia delle Entrate n. 42/2016, § 3.1.2, era stato specificato che “la fattispecie dell’insufficiente o omesso versamento dell’acconto si perfeziona solo con l’inutile decorso del termine di scadenza del versamento stesso ed è autonoma rispetto alla dichiarazione che semplicemente ne determina l’ammontare”.
In passato, la questione non era così pacifica.
L’Agenzia ...
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