Per l’autofinanziamento fraudolento va provata la consapevole scelta gestionale
Il sistematico inadempimento delle obbligazioni fiscali e previdenziali assume rilievo penale solo in quanto frutto di tale consapevolezza
La sistematica omissione del pagamento di tasse e contributi viene considerata un’operazione dolosa penalmente rilevante, in quanto attraverso l’indebitamento fiscale si realizza fraudolentemente l’autofinanziamento della società.
Secondo costante orientamento della giurisprudenza, infatti, le operazioni dolose di cui all’art. 223 comma 2 n. 2 del RD 267/42 (oggi confluito nel DLgs. 14/2019) attengono alla commissione di abusi di gestione o di infedeltà ai doveri imposti dalla legge all’organo amministrativo nell’esercizio della carica ricoperta, ovvero ad atti intrinsecamente pericolosi per la “salute” economico-finanziaria della impresa. Esse postulano una modalità di pregiudizio patrimoniale discendente non già direttamente dall’azione
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