Nessuna sanzione per i conti sprovvisti del TIN statunitense
Il Ministero dell’Economia e delle finanze, con una FAQ del 7 aprile 2025 riportata nella segnalazione Assofiduciaria di ieri, ha confermato, relativamente alle comunicazioni FATCA per il 2025, 2026 e 2027, la disapplicazione delle sanzioni amministrative per il mancato adempimento degli obblighi di acquisizione e comunicazione del TIN Usa (codice fiscale statunitense), in capo alle istituzioni finanziarie italiane che soddisfano le condizioni delineate dalla prassi IRS (International revenue service) nella Notice 2024-78.
Detto documento di prassi, sempre in ragione delle difficoltà delle istituzioni finanziarie di reperire e comunicare il codice fiscale statunitense per i conti preesistenti (ovvero quelli aperti prima del 30 giugno 2014), ha esteso (con alcuni elementi di novità) anche alle suindicate annualità l’applicazione del regime transitorio già previsto dalla precedente Notice 2023-11.
L’IRS ha quindi specificato che anche per gli anni 2025, 2026 e 2027, l’assenza del TIN per i conti preesistenti non sarà considerata automaticamente una grave violazione FATCA, al rispetto di alcune condizioni (indicate nella stessa Notice), tra le quali si annoverano: la raccolta e la comunicazione della data di nascita dei titolari del conto; la richiesta (ogni anno) del TIN mancante a ogni titolare e l’effettuazione di ricerche elettroniche annuali per cercare il TIN statunitense.
Il MEF ha quindi confermato il regime di disapplicazione delle sanzioni (espressamente normato dal legislatore nazionale all’art. 1 comma 723 della L. 160/2019), al rispetto delle medesime condizioni delineate dalla prassi statunitense.
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