Prendere coscienza del proprio valore aiuta a lavorare meglio
Imparare a riconoscere il costo del proprio tempo, a farlo valere e a chiedere che sia rispettato è il primo passo per costruire relazioni professionali sane
C’è una parola che, più di altre, pesa sulle nostre giornate di lavoro: “valore”. Un termine spesso associato a bilanci, marginalità e profitti, ma che raramente applichiamo a noi stessi. Eppure il valore personale – quello che ciascuno di noi si riconosce come professionista e come persona – è la chiave di lettura per interpretare con lucidità il nostro lavoro, i nostri rapporti professionali e, in fondo, anche la nostra serenità e il nostro benessere.
Quando parliamo di equo compenso lo facciamo sempre riferendoci a norme, leggi e tutele. Ma esiste anche un equo compenso “interiorizzato”: quello che scatta nel momento in cui diventiamo consapevoli che il nostro tempo ha un valore e quindi un prezzo, che la nostra competenza ha un peso, che il nostro lavoro merita
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