I timori sull’inflazione spingono al rialzo i tassi
La riunione della Fed e la preoccupazione per un rigurgito inflattivo hanno inciso sui rendimenti governativi e sui tassi interbancari
La Fed ha lasciato i Fed Fund fermi a 4,25-4,50% nonostante le reiterate pressioni della Casa Bianca per un taglio. I “dot plot” (intenzione di voto da parte dei membri del Fomc, braccio operativo della banca centrale) confermano due riduzioni da 25 pb entro dicembre, ma hanno rallentato il ritmo complessivo del successivo allentamento a fronte di un aumento dell’inflazione stimata (segui tassi e valute su www.aritma.eu).
Nelle nuove proiezioni economiche, la Fed ha delineato un quadro moderatamente stagflazionistico, con una crescita in decelerazione all’1,4% quest’anno, una disoccupazione in aumento al 4,5% e un’inflazione in rialzo (nelle tabelle in calce all’articolo le proiezioni aggiornate sia della Fed sia della Bce). Powell ha usato toni piuttosto cauti affermando che la politica monetaria – al momento “moderatamente restrittiva” – deve ancora imporre un certo freno all’economia, dato l’attuale livello dei prezzi. A tal proposito le quotazioni del greggio dopo esser balzate del 9% venerdì scorso sono salite ulteriormente questa settimana, ma a un ritmo più blando: evidentemente il mercato ritiene improbabili un’ulteriore escalation del confronto Israele/Iran e la chiusura dello Stretto di Hormuz con i Paesi Opec che potrebbero eventualmente supplire con un aumento della produzione al blocco del flusso di greggio dall’Iran.
Comunque la preoccupazione per un rigurgito inflattivo si è fatta sentire con i tassi Usa e Ue in rialzo di circa 5 centesimi sui governativi. Il Bund 10 è al 2,52% (+5), il Bond Usa al 4,38% (+5). La riunione Fed ha impattato sui tassi attesi Libor usd in rialzo (+10 cent. la scadenza per dicembre) e sulle prospettive di tagli Fed: i tassi Future si sono adeguati al messaggio della banca centrale prevedendo due tagli da 25 cent.
La dinamica dei prezzi resta un problema soprattutto per gli Usa con un dollaro debole, viceversa un euro forte contribuisce a far scendere la cpi Ue che a maggio è stata dell’1,9% tend. e 0% congiunturale. Le nuove previsioni Bce indicano un livello di inflazione 2025 al 2% dal 2,3% di marzo: dazi e petrolio in rialzo potrebbero renderla ottimistica (nostra previsione 2,1-2,2%); 2026 all’1,6% che pare leggermente bassa (nostra previsione 1,8%); per il 2027 è previsto comunque un ritorno al 2% cioè a target.
Dunque i timori che l’inflazione possa tornare a preoccupare hanno prevalso sul forte aumento dell’avversione al rischio dovuta alla crisi in Medio Oriente e alle ormai prossime scadenze delle trattative sui dazi, che avrebbero invece dovuto spingere i rendimenti al ribasso grazie ai flussi di acquisti sull’obbligazionario.
Per ora il tema della crescita è rimasto in disparte, ma nell’entrante settimana potrebbe entrare in gioco visto che verranno pubblicati gli indici Pmi (direttori acquisti) flash Usa e Ue, l’indice ifo (fiducia imprenditori tedeschi), il Pil Usa, e una serie di dati che faranno chiarezza sullo stato di salute dei consumatori americani (consumer confidence, spese e redditi personali). Doppia audizione di Powell a Camera e Senato: sarà da seguire ancor più dopo le scomposte dichiarazioni del Presidente Usa a riguardo.
PREVISIONI BCE | |||||
2024 | 2025 | 2026 | 2027 | ||
PIL | 0,6 | 0,8 | 0,9 (0,9) | 1,1 (1,2) | 1,3 (1,3) |
INFLAZIONE | 5,4 | 2,4 | 2 (2,3) | 1,6 (1,9) | 2 (2) |
INFLAZIONE CORE | 5,0 | 2,9 | 2,4 (2,3) | 1,9 (1,9) | 1,9 (1,9) |
( ) previsioni precedenti di marzo |
PREVISIONI FED | |||
2024 | 2025 | 2026 | Longer time |
2,1 (2,1) | 1,4 (1,7) | 1,6 (1,8) | 1,8 (1,8) |
2,6 (2,4) | 3,0 (2,7) | 2,4 (2,2) | 2,0 (2,0) |
2,8 (2,6) | 3,1 (2,8) | 2,4 (2,2) | 2,0 (2,0) |
4,0 (4,0) | 4,5 (4,4) | 4,5 (4,3) | 4,2 (4,2) |
5,1 (4,6) | 3,9 (3,9) | 3,6 (3,4) | 3,0 (3,0) |
4,9 - 5,4 (4,6 - 5,1) | 3,9 - 4,4 (3,9 - 4,4) | 3,1 - 3,9 (3,1 - 3,9) | 2,6 -3,6 (2,6 - 3,6) |
( ) previsioni precedenti di marzo |
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41