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Responsabilità del notaio limitata all’imposta di registro principale

Esclusa la responsabilità per il versamento dopo il disconoscimento della prima casa, a causa della titolarità di un altro immobile nello stesso Comune

/ Anita MAURO

Mercoledì, 29 ottobre 2025

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Tenuto conto che l’imposta di registro dovuta a seguito del disconoscimento dell’agevolazione prima casa a causa della titolarità di un altro immobile nel medesimo Comune ha natura complementare, è da escludersi la responsabilità del notaio rogante per il suo versamento.
Lo afferma la Corte di Cassazione nella sentenza 3 settembre 2025 n. 24475, riferita al quadro normativo ante riforma del DLgs. 139/2024, ma tuttora valido nei principi enunciati.

Il notaio è coinvolto nell’imposizione degli atti con riferimento all’imposta di registro, in quanto pubblico ufficiale rogante l’atto, ed è obbligato a richiedere la registrazione (ex art. 10 comma 1 lett. b del DPR 131/1986) pagando l’imposta; tuttavia, egli è estraneo al presupposto impositivo, che “concerne unicamente le parti contraenti nel momento in cui partecipano alla stipulazione di un atto” rilevante ai fini dell’imposta.

In questo contesto, la responsabilità del notaio per il pagamento dell’imposta trova fondamento in una fattispecie ulteriore e diversa da quella, strettamente impositiva, propria dei contraenti, e insita nel ruolo di garanzia a lui assegnato ex lege. L’art. 57 del DPR 131/86 pone l’obbligo di pagamento dell’imposta a carico del notaio, nella sua qualità di responsabile d’imposta.

Si realizza, così, l’affiancamento della responsabilità del notaio a quella dei soggetti contraenti nella loro veste di contribuenti effettivi, ma la solidarietà passiva che viene in tal modo a costituirsi muove da una relazione che non è paritetica, bensì secondaria o dipendente rispetto a quella delle parti contraenti, tanto da consentire al notaio di esercitare nei confronti di queste ultime la rivalsa per l’intero ammontare di quanto pagato (art. 64 del DPR 600/73) e non, invece, il regresso pro quota.

Pertanto, l’art. 57 del DPR 131/86 limita la responsabilità del notaio rogante al pagamento della sola imposta principale, escludendo il pubblico ufficiale da ogni responsabilità per l’imposta complementare e suppletiva. La ratio di tale limitazione è “evitare che il notaio possa essere direttamente inciso (seppure con potestà di rivalsa) per importi – indeterminati nell’an e nel quantum – che non trovino copertura nella precostituzione della necessaria provvista presso le parti”.

Sulla base di tali premesse, la Cassazione conferma l’orientamento secondo cui, nel caso di liquidazione dell’imposta di registro da parte dell’ufficio, per effetto del disconoscimento di un’agevolazione applicata al momento della registrazione dell’atto, deve escludersi la responsabilità del notaio rogante, in quanto l’art. 57 del DPR 131/1986 limita la responsabilità alla sola imposta principale, mentre, nell’ipotesi suddetta, l’imposta va qualificata come complementare.

In particolare – spiega la Corte – ogniqualvolta la pretesa impositiva non trovi riscontro cartolare e immediato, ma richieda l’accesso a elementi extratestuali o anche l’esperimento di particolari accertamenti fattuali o valutazioni giuridico-interpretative, l’Amministrazione finanziaria non può procedere alla notifica al notaio, entro 60 giorni, dell’avviso di liquidazione integrativo, dovendo invece emettere, secondo le regole generali, avviso di accertamento, per “un’imposta che, a quel punto, avrà necessariamente natura complementare – nei confronti delle parti contraenti”.

L’imposta emersa dalla decadenza ha natura complementare

Nel caso di specie, l’atto impositivo era scaturito da una attività ulteriore di verifica da parte dell’ufficio, che ha disconosciuto l’agevolazione prima casa, avendo accertato che l’acquirente risultava proprietario di altro immobile ubicato nel medesimo Comune. L’imposta scaturita dalla decadenza aveva, quindi, natura complementare.

Sulla base di questo principio, la Suprema Corte cassa la sentenza di merito, escludendo la responsabilità del notaio rogante per il versamento dell’imposta di registro dovuta a seguito del disconoscimento dell’agevolazione prima casa a causa della titolarità di un altro immobile nel medesimo Comune (ex lett. b) della Nota II-bis all’art. 1 della Tariffa, parte I, allegata al DPR 131/86).

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