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Venerdì, 3 ottobre 2025 - Aggiornato alle 6.00

LAVORO & PREVIDENZA

Dal 15 ottobre stop alle domande per «Resto al Sud»

Da tale data sarà invece possibile presentare le istanze per la nuova versione «2.0» e per l’Autoimpiego Centro-Nord Italia

/ Luca MAMONE

Venerdì, 3 ottobre 2025

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Con la circ. n. 37/2025, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 1° ottobre, la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud ha comunicato che il 15 ottobre 2025 verrà chiuso lo sportello dedicato alla presentazione delle domande di accesso all’agevolazione “Resto al Sud”.
Tuttavia, rende noto la circolare, dalla medesima data sarà operativo lo sportello per la ricezione delle domande relative alle misure “Autoimpiego Centro-Nord Italia” e “Resto al Sud 2.0.“ introdotte rispettivamente dagli artt. 17 e 18 del DL 60/2024 (DL “Coesione”).

Si tratta di un “passaggio di consegne” tra le citate misure dovuto anche all’esaurimento dei fondi appositamente stanziati per la misura a favore dei giovani imprenditori nel Mezzogiorno, denominata appunto “Resto al Sud” e a suo tempo introdotta dall’art. 1 del DL 91/2017.

Giova invece ricordare che le misure di autoimprenditorialità previste dal DL “Coesione” e attuate dal DM 11 luglio 2025 differiscono per lo più per una diversa destinazione geografica e per i maggiori importi previsti per le Regioni del Mezzogiorno.
Va detto infatti che entrambi gli incentivi possono essere concessi a supporto di iniziative economiche per l’avvio di attività di lavoro autonomo, imprenditoriali e libero-professionali, in forma individuale o societaria (snc, sas, srl e cooperative), comprese quelle che prevedono l’iscrizione a ordini o collegi professionali (anche nella forma di società tra professionisti).

Risultano destinatari i giovani di età inferiore ai 35 anni che, alternativamente:
- risultano inoccupati, inattivi o disoccupati, ivi inclusi coloro che si trovano in condizione di marginalità, di vulnerabilità sociale o di discriminazione, così come definita dal Piano nazionale Giovani, donne e lavoro 2021-2027 (PNGDL);
- risultano disoccupati destinatari delle misure del programma di politica attiva Garanzia di occupabilità dei lavoratori (GOL).

Gli incentivi si sostanziano nella concessione a fondo perduto di un voucher in regime de minimis e utilizzabile per l’acquisto di beni, strumenti e servizi per l’avvio delle attività finanziabili, per un importo pari al 100% dell’investimento da realizzare e nel limite massimo di 30.000 euro, per le iniziative previste dall’Autoimpiego Centro-Nord Italia (se le sedi operative sono ubicate nelle Regioni Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Umbria e Marche), ovvero 40.000 euro nel caso di “Resto al Sud 2.0” (se le sedi operative sono presenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).
Nel caso di acquisto di beni e servizi innovativi, tecnologici e digitali o di beni diretti ad assicurare la sostenibilità ambientale o il risparmio energetico, l’importo massimo del voucher è di 40.000 euro, che sale a 50.000 euro per i beneficiari di “Resto al Sud 2.0”.

In alternativa, è possibile beneficiare di un aiuto in regime de minimis per programmi di spesa di valore non superiore a 120.000 euro, consistente in un contributo a fondo perduto fino al 65% (75% per “Resto al Sud 2.0”) mentre per i programmi di spesa oltre 120.000 euro e fino a 200.000 euro, il contributo arriva fino al 60% (70% per “Resto al Sud 2.0”) dell’investimento.

Le spese ammissibili riguardano le opere edili per ristrutturazione e manutenzione straordinaria, i macchinari, gli impianti, le attrezzature e gli arredi nuovi di fabbrica, nonché i programmi informatici e di telecomunicazioni.
Risultano altresì ammissibili le immobilizzazioni immateriali nonché le consulenze tecnico-specialistiche finalizzate alla progettazione e sviluppo di soluzioni innovative, allo sviluppo, realizzazione e testing di prototipi, modelli, stampi e matrici, nonché all’ottenimento di certificazioni ambientali e/o energetiche.
Sono invece escluse le spese relative a consulenze per la predisposizione della domanda di agevolazione e a consulenze legali, fiscali e tributarie.

Le domande di agevolazione potranno essere compilate esclusivamente on line, utilizzando la procedura informatica messa a disposizione nel sito di Invitalia.
Pur tenendo conto che l’operatività dello Sportello per la ricezione delle domande decorre dal 15 ottobre prossimo, si ricorda come l’art. 32 del DM 11 luglio 2025 demandi a un prossimo decreto direttoriale del Ministero del Lavoro il compito di fornire ulteriori istruzioni in merito ai termini di compilazione e invio delle domande, agli schemi di domanda di accesso alle agevolazioni e alla documentazione da allegare alle domande in questione.

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